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venerdì 29 novembre 2013

Video settimanale Forex 29.11.2013

La settimana in corso è stata caratterizzata da importanti market movers sia dagli Stati Uniti che dall'Europa e dal Giappone.
Le principali notizie statunitensi sono giunte nella prima parte della settimana, in virtù della Festa del Ringraziamento e della chiusura dei mercati USA, con dei dati positivi relativamente ad una discesa della disoccupazione, un aumento della fiducia (Università del Michigan) e del Superindice.
Buoni i dati giunti dalla Germania, sul mercato del lavoro e sull'inflazione, e dal Giappone con un incremento della produzione manifatturiera ed una inflazione stabile all' 1,1%.

Attenzione alla volatilità che avremo nel mercato i prossimi giorni in virtù dei diversi meeting di politica monetaria e degli importanti dati sul mercato del lavoro USA. Vediamo tutto nel mio consueto video settimanale, insieme con alcune interessanti considerazioni nei grafici mensili!

Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

venerdì 22 novembre 2013

Video analisi settimanale 22.11.2013

Anche questa settimana è iniziata sotto il segno della tranquillità per poi "decollare" in termini di volatilità con notizie molto interessanti da parte delle banche centrali.
Senza dubbio la notizia più attesa è giunta dagli Stati Uniti dove la Federal Reserve, con la pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria, ha evidenziato un'apertura al tapering (riduzione degli stimoli monetari) già dalle prossime riunioni, senza attendere evidenti conferme dai dati macroeconomici.
I mercati hanno reagito con un forte acquisto di dollari, confermando la tendenza rialzista di breve termine dell' USD.

Sia dal Regno Unito (Minute) che dal Giappone (decisione tassi) abbiamo ricevuto delle conferme sull'attuale politica monetaria in virtù degli effetti positivi che la stessa sta generando nelle rispettive economie (in graduale crescita).

Dall'Europa, Mario Draghi ha tranquillizzato gli operatori di mercato in merito all'inesistenza di un rischio deflazione per la zona euro confermando, allo stesso tempo, la valutazione in corso relativamente alla possibilità di avere dei tassi negativi sui depositi in euro.

Gli indici azionari continuano i loro movimenti rialzisti (per ora le classiche vendite di fine anno non si sono ancora viste!) generando nuovi livelli di massimo, soprattutto per il Dow Jones statunitense che ha superato quota 16.000 punti per la prima volta nella sua storia.

Augurandovi un sereno fine settimana, vi lascio il mio consueto video weekly con tutte le informazioni macroeconomiche e le opportunità di trading per la prossima settimana.

Cordialmente
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
P.S: in virtù di alcuni impegni di lavoro, la prossima settimana non ci saranno le consuete pubblicazioni del lunedì e mercoledì. L'appuntamento è quindi per il video settimanale di venerdì prossimo!

mercoledì 20 novembre 2013

Chf-Yen, tradiamo il range.

Analisi giornaliera del mercato Forex, Chf-Yen grafico giornaliero
Chf-Yen: il cross dopo aver violato l'area di resistenza 109,70 , realizzando tra ieri e l'altro ieri nuovi livelli di massimo storico e toccando in intraday i 110,25 , sta al momento disegnando una candela di forte ribasso che si è riportata nuovamente al di sotto del livello violato. Se la falsa rottura fosse confermata, potremmo ricercare segnali short per tradare il range con target sul supporto 107. In caso di nuovo ritorno al rialzo, ricercheremmo segnali di trading long sulla resistenza per comprare con obiettivo nella zona 111.



Finestra macroeconomica
La giornata odierna è stata caratterizzata dalla pubblicazione di due importanti documenti di politica monetaria, le Minute della Bank of England e della Federal Reserve (tra poche ore).
Dagli Stati Uniti abbiamo ricevuto anche i dati sulle vendite al dettaglio (meglio del previsto) e sull'inflazione (come da attese).
I principali indici azionari chiudono intorno alla parità (in attesa della Fed) mentre al momento sono in territorio positivo quelli americani.
Il Forex evidenzia una seduta di debolezza per neozelandese, euro e metalli preziosi; forza per il dollaro. Ovviamente analizzerò in modo definitivo la situazione dopo la pubblicazione del Minute della Fed.
Per domani ricordiamo un altro market mover molto importante (in realtà tra poche ore), il meeting di politica monetaria della Bank of Japan con la decisione in merito alla continuazione o l'incremento degli stimoli monetari. Ricordiamo anche i discorsi di Mario Draghi (BCE) e Glenn Stevens (RBA); la fiducia dei consumatori della zona euro; le richieste di sussidi alla disoccupazione e la produzione manifatturiera dagli Stati Uniti.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

lunedì 18 novembre 2013

Gbp-Usd, tradiamo il range

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gbp-Usd grafico giornaliero
Gbp-Usd: il cambio si trova all'interno di una lateralità bimestrale, ben visibile nel grafico daily, compresa tra i livelli 1,6250 e 1,59. Attendiamo quindi che la quotazione di Gbp-Usd si avvicini ad uno dei due estremi al fine di ricercare, salvo break-outs, un segnale di trading long (sul supporto) o short (sulla resistenza). Dato che il time frame settimanale è più impostato al rialzo, con il prezzo sopra la media mobile 21, potremmo anche considerare dei set up di price action in acquisto sul supporto intermedio 1,60.


Finestra macroeconomica
La nuova settimana inizia più o meno come quella scorsa e cioè in assenza di market movers particolarmente importanti; ricordiamo solo i discorsi di alcuni membri del Fomc in preparazione del Minute di dopodomani.
I principali mercati azionari, trascinati dal nuovo piano di riforme cinese, chiudono una seduta positiva (soprattutto i mercati asiatici).
Il mercato Forex evidenzia una seduta contrastata per il dollaro, di maggior forza per l’euro e di debolezza per i metalli preziosi.
Domani il calendario economico ci presenterà il consueto indice ZEW tedesco sulla fiducia economica ed un discorso del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, (nella serata americana).

Maurizio Orsini

www.mauriforex.com

mercoledì 13 novembre 2013

Eur-Usd, un set up short per confermare il break out

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Usd grafico giornaliero
Eur-Usd: il grafico daily ci ha mostrato nei giorni passati la rottura ribassista della trendline bullish di medio periodo, con il prezzo al di sotto della media mobile 21. In linea con questo movimento di breve termine potremmo ricercare segnali operativi di vendita nell’area di resistenza 1,3420/1,3470 approfittando di un ritest tecnico della trendline (ora resistenza dinamica). Valutiamo solo chiari segnali di price action dato che nel time frame settimanale il prezzo di Eur-Usd è ancora leggermente sopra la EMA21.


Finestra macroeconomica
Dopo il dato sulla fiducia dei consumatori australiani (in leggero miglioramento) abbiamo ricevuto diverse notizie dal Regno Unito in relazione al mercato del lavoro e all'inflazione. Nel primo caso riscontriamo una disoccupazione in calo al 7,6% come da attese ed un livello di impiego in aumento; nel secondo caso la Bank of England, nel suo report, ha comunicato che le aspettative di inflazione rimangono ben stabili secondo gli obiettivi.
Dalla zona euro registriamo il dato sulla produzione industriale, in netta crescita rispetto al dato precedente e a quello atteso.
Le principali borse di valore hanno avuto una seduta piuttosto negativa sia in Europa che negli Stati Uniti (al momento indici contrastati).
Il mercato Forex evidenzia una giornata di debolezza per il dollaro, di forza per sterlina e petrolio ed una seduta contrastata per l’euro.
Il calendario economico ci presenterà domani il Pil in Giappone, Germania e nella zona euro; la produzione industriale nipponica; le vendite al dettaglio inglesi; il report mensile della BCE; le richieste di sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini
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lunedì 11 novembre 2013

Aud-Usd, valutare il supporto 0,93

Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Usd grafico giornaliero
Aud-Usd: dopo il bel movimento rialzista, iniziato a fine agosto e che ha spinto l’australiano a toccare i massimi relativi col dollaro a fine ottobre, la quotazione di Aud-Usd si è nuovamente riportata sotto la media mobile sia nel grafico giornaliero che settimanale. Il prezzo si sta avvicinando sul livello di minimo bimestrale in area 0,93 che costituisce una zona chiave testata in passato anche come resistenza. Un segnale long su tale livello potrebbe portare a considerare delle entrate in acquisto in contro trend per tradare un eventuale range di lateralità con target in zona 0,9750. Nel caso invece di una rottura ribassista (sempre con segnale di trading, in questo caso short!) valuterei un’opportunità di ingresso in vendita per rivedere il prezzo di Aud-Usd sul successivo livello di supporto 0,89.


Finestra macroeconomica
Questa settimana dovrebbe essere decisamente più tranquilla rispetto a quella appena trascorsa e la stessa giornata di oggi non ci ha fornito market movers di particolare rilevanza.
Gli indici azionari evidenziano una seduta moderatamente positiva, con indici americani intorno alla parità e mercati asiatici molto positivi.
Il mercato Forex ci ha mostrato un rimbalzo dell’euro dopo il crollo della scorsa settimana, una giornata stabile per il dollaro, un recupero del petrolio ed una seduta di debolezza per la sterlina e per i metalli preziosi.       
Domani riceveremo il dato sulla fiducia dell'economia australiana (nella notte tra lunedi e martedi), la fiducia dei consumatori giapponesi, l'inflazione in Germania e nel Regno Unito.

Maurizio Orsini

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venerdì 8 novembre 2013

Analisi settimanale Forex 08.11.2013

La settimana attuale è stata caratterizzata da tre meeting di politica monetaria con due conferme ed un taglio dei tassi. Le conferme arrivano dall'Australia e dal Regno Unito dove i rispettivi governatori Glenn Stevens e Mark Carney hanno mantenuto invariato il costo del denaro e l'attuale linea di intervento nell'economia.
La sorpresa invece è giunta dalla Banca Centrale Europea che ha deciso di ridurre il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo allo 0,25% che costituisce il minimo storico per la zona euro. Mario Draghi ha deciso di adottare una soluzione forte per contrastare il calo dell'inflazione (ed altri dati macroeconomici non positivi) portando i tassi ad un livello che dovrebbe mantenersi costante per un lungo periodo temporale.

Facciamo il punto della situazione sia da un punto di vista macroeconomico che tecnico nel mio video settimanale!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 6 novembre 2013

Petrolio, da valutare il supporto $92

Analisi giornaliera del mercato Forex, Petrolio grafico giornaliero
Petrolio: dopo le rotture confermate delle aree $100 e $98 il petrolio continua il suo movimento discendente che lo ha portato ieri a toccare i 93$. Il trend è ovviamente discendente ed una opportunità di vendita potrebbe essere cercata in caso di correzione tecnica al rialzo in zona $95 (resistenza H4) con un segnale di trading short, per riprendere la discesa fino ad un possibile primo target sul livello di supporto $92. Qualora invece il prezzo continui a scendere fino alla zona chiave appena citata si potrebbe anche valutare una entrata long in contro trend ma solo a fronte di un forte segnale bullish.
Per quanto concerne la mia operazione short: ho aperto il trade la scorsa settimana su un segnale operativo sotto zona $98 e spostato lo stop loss a breakeven due giorni dopo. Ieri sera ho chiuso metà posizione quasi sui minimi di giornata, abbassato ulteriormente lo stop profit (a garanzia di un maggior guadagno) e contemporaneamente spostato in basso il take profit (originariamente sopra $92) con la finalità di provare a seguire la discesa il più possibile.


Maurizio Orsini
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lunedì 4 novembre 2013

Usd-Chf, ripresa del trend di medio termine?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Usd-Chf grafico giornaliero
Usd-Chf: la scorsa settimana ha evidenziato una bella ripresa del dollaro spingendo il cambio contro il franco svizzero sull'area statica e dinamica 0,9150. Il grafico daily ci mostra un Usd-Chf sopra la media mobile ma leggermente sotto il livello di resistenza; il settimanale è impostato più al ribasso, con la stessa EMA21 sopra il prezzo. Considerando anche la conformazione della candela odierna potremmo assistere anche ad un nuovo movimento ribassista, a continuazione del trend bearish di medio termine, con target nell'area di supporto 0,89.
Solo la rottura confermata dell'area di resistenza 0,9180 (con relativo segnale di trading long) mi spingerebbe, al contrario, a valutare entrate in acquisto per un possibile ritorno in zona 0,9450.


Finestra macroeconomica
In attesa dei meeting di politica monetaria dei prossimi giorni, il calendario economico odierno ci ha presentato solo notizie di media volatilità fra le quali ricordiamo le vendite al dettaglio australiane e la produzione manifatturiera tedesca e della zona euro. Il dato australiano è risultato ben al di sopra delle attese con un + 0,8% a settembre; la produzione manifatturiera è risultata in crescita in Germania e stabile, come da attese, nell'area euro. 
Gli indici azionari europei chiudono al rialzo (a differenza degli asiatici), le borse americane rimangono vicine alla parità.
Il mercato Forex evidenzia una giornata di debolezza per il dollaro, di incertezza per petrolio e preziosi, di forza per l’australiano.
Domani avremo la prima delle tre decisioni tassi e precisamente in Australia con il consensus degli analisti per un mantenimento degli stessi al 2,50%. Ricordiamo inoltre i dati del mercato del lavoro neozelandese; l’indice non manifatturiero statunitense.

Maurizio Orsini

www.mauriforex.com

venerdì 1 novembre 2013

Video analisi Forex Ottobre 2013

La prima parte di questa settimana è stata sicuramente caratterizzata dal clima attendista dei mercati finanziari per la riunione della Federal Reserve statunitense. Quest'ultima infatti, tramite il suo governatore Ben Bernanke, ha comunicato la decisione di mantenere inalterato il tasso di interesse e l'attuale politica monetaria espansiva, evidenziando che l'economia americana è ancora debole per avviare adesso una riduzione del piano di aiuti; gli stessi dati macroeconomici giunti in settimana lo dimostrano (produzione manifatturiera, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori tutti in diminuzione).
Nessuna modifica anche dalla Nuova Zelanda e dal Giappone con le rispettive banche centrali che confermano sia i tassi di interesse (2,50% e 0,10%) che le politiche accomodanti in essere.

I mercati azionari, anticipando le mosse della Fed, hanno proseguito i precedenti rialzi (generando nuovi massimi storici) per poi prendere profitto e correggere leggermente. Sul Forex evidenziamo un rafforzamento del dollaro ed un indebolimento dell'euro e del petrolio.

Vediamo tutti questi aspetti e l'interessante calendario economico dei prossimi giorni nel mio consueto video settimanale, questa volta considerando i grafici mensili!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com